La Cucchetta, immersa nel verde del Parco dei Lagoni e affacciata sul lago Maggiore, il cui clima mite si avvicina a quello mediterraneo, è un luogo ideale per l’allevamento del purosangue inglese. Qui, oggi, a lavorare sulle orme di Federico Tesio, c’è uno dei protagonisti più significativi del galoppo italiano: Bruno Grizzetti.
Ricevuto l’amore per i cavalli da papà Edo, titolare di un centro di equitazione, è diventato prima brillante cavaliere «nel salto ostacoli» e quindi gentleman rider. Nel 1989 debutta come allenatore, centrando subito prestigiosi successi nei più importanti ippodromi. Conquistato lo scudetto dei trainer nel 2001 e nel 2002, Grizzetti colleziona tutte le prove di spicco del calendario italiano, raccogliendo allori anche anche all’estero e meritandosi i favori del pubblico e la fiducia di proprietari di rilievo.
I suoi successi non sono mai banali e, anzi, sanno sempre garantire adrenalina, come mostra una delle sue ultime vittorie, dai toni paradigmatici: quella che il 1 maggio 2023 ha permesso a Frankie Dettori di aggiudicarsi (in sella a Vero Atleta della scuderia Incolinx) una delle poche classiche che ancora gli mancava: il Premio Parioli, gruppo III da 140.000 euro per i purosangue maschi di tre anni sul miglio, l’equivalente italiano delle Duemila Ghinee inglesi.
Chi è il purosangue inglese?
Cavallo selezionato per le corse al galoppo, atleta generoso e modello estetico in grado di suscitare emozioni uniche: il purosangue inglese – «thoroughbred», letteralmente «allevato in purezza» – rappresenta un fenomeno culturale dall’antica e illustre tradizione.
Federico Tesio riassumeva così l’essenza del purosangue: «esiste perché la sua selezione è dipesa non da esperti, tecnici o zoologi, ma da un pezzo di legno: il palo d’arrivo in cima alla dirittura del Derby di Epsom» (gara principe per i tre anni sulla distanza sui 2420 metri).
Elegante e armonioso, il purosangue inglese ha forma allungata e slanciata e si distingue in questi tre tipi: lo stayer, più alto e allungato, impiegato su corse tra i 2100 e 3000 metri e oltre, lo sprinter, piccolo e raccolto, impiegato sulle corse tra 1000 e 1500 metri, e l’intermediate, con groppa obliqua, spalla inclinata e dorso piuttosto breve, capace di dare il meglio tra i 1500 e i 2000 metri.